Premessa
Intro
Questi appunti sono destinati principalmente a un pubblico che abbraccia e vuole condivide le esperienze maturate nel mondo venatorio o del tiro dilettantistico. Il cacciatore o tiratore sportivo che si dedica alla ricarica, pur cercando di produrre una munizione performante, avrà un approccio e una filosofia diversa rispetto all'agonista e da chi opera nei vari settori delle FF.AA.
Le informazioni che troviamo nei siti internet possono risultare per i cacciatori neofiti troppo tecniche o dispersive, oppure poco chiare e talvolta non corrette. Nel web, inoltre, come nella carta stampata, spesso si divulgano informazioni commercialmente viziate, esaltare le performance di un’arma, un’ottica, una polvere, di una palla o di un semplice innesco, significa spesso rispondere solo a esigenze di marketing. Avete mai letto, a parte in qualche vecchia rivista americana, commenti negativi inerenti alle prove di qualche arma o munizione? Io personalmente no!
Quanti cacciatori poi hanno gettato, su errato consiglio, una fidata Sauer 80, una Steyr Mannlicher Schönauer "del nonno" oppure un "vecchio" Drilling Sauer & Sohn? E quante persone hanno venduto delle Remington o Winchester prodotte negli anni 70, magari per acquistare un pezzo di plastica? Non voglio demonizzare le armi in polimero, ne ho pure io vari modelli nelle casseforti, ma parliamo di due filosofie diverse, forse solo per la vena romantica che le”vecchie glorie" si portano appresso, per non parlare poi della qualità dei materiali, si aprirebbe una discussione senza intravederne la fine.
Sono deluso dopo oltre venticinque anni di studi e ricerche personali in questo campo di sentire circolare ancora stupidaggini da chi si spaccia per esperto e non ha un minimo di nozioni di base sulla materia. Il problema non è millantare esperienza in questo campo, il dramma nasce nel momento in cui questi "scienziati", iniziano a divulgare le loro pseudo conoscenze.
Cercherò se mi sarà possibile, di mettere in guardia i neofiti (per i veterani ho perso le speranze), dai vari consigli "dell'amico" che narra nozioni fantasiose, millantando ricariche finalizzate ad abbattimenti surreali, o peggio per ignoranza distoglie l'interesse da certi calibri a suo dire "non potenti" o non "più di moda". Una cosa è scrivere o narrare romanzi di fantascienza, che sono sicuramente un filone molto apprezzabile ma credo non abbiano nulla a che vedere con nozioni tecniche finalizzate alla caccia pratica. Calibri obsoleti il 6,5X57; 7X65R; 7X57; 284 Winchester; 35 Whelen; 8 X68; 8 Remington Magnum ? Stiamo scherzando! Ne ho citati solo alcuni, che con le moderne polveri e palle, si possono riesumare e adattare tranquillamente per tutto il panorama venatorio italiano ed europeo.
Alcune persone inoltre hanno la patetica convinzione che il made in Italy faccia schifo. Forse dimentichiamo il patrimonio, la storia, la cultura e la tradizione armiera del nostro paese, il mondo ci invidia e noi ci permettiamo in qualche forum o aggregatore per "dementi" di denigrare i nostri prodotti.
Ecco solo alcune delle idiozie che vorrei sfatare.
Se poi dopo aver consultato riviste, letto manuali ecc avete ancora dei dubbi, affidatevi a un armiere serio e competente, ma dovrete porre molta attenzione anche qui, il mercato è tiranno, qualcuno il conto lo deve pur pagare. Il nuovo prodotto è sempre in agguato nello scaffale, ed ha lo stesso potere attrattivo degli specchietti per le allodole. Attenzione quindi a chi esalta troppo un prodotto e solo quello. Sia chiaro, NON voglio assolutamente demonizzare la categoria, la stragrande maggioranza di armieri è competente ed esperta ed è pronta a darvi utili consigli. Troverete spesso professionisti disponibili a confrontarsi con voi. Ho molti amici che stimo tra di loro, ma girovagando per l'Italia ne ho incontrati di personaggi pittoreschi e non tutti sono seri professionisti.
Come il lettore avrà intuito, non risparmierò critiche, specialmente verso quelle informazioni che ritengo "farcite" d’ipocrisia, non per velleità di diffondere certezze, contrariamente cercherò di fornire solo un riassunto delle nozioni fondamentali, riscontrabili e già divulgate in tanti ottimi manuali, libri dedicati al mondo della ricarica, della caccia, del tiro e nelle ottime riviste o pubblicazioni in circolazione nel nostro paese.
In questo sito non si tratteranno tecnicismi o spiegazioni sulle fasi STEP BY STEP della ricarica. Queste informazioni si potranno liberamente consultarle nella rete, nei vari siti web dedicati, oppure, vi consiglio l'acquisto di qualche buon manuale, a vostra scelta tra quelli delle case più conosciute, dove ci saranno tutte le indicazioni sugli utensili e attrezzi da acquistare, in gergo: "Basic and Essential Loading Equipment ". Se avete la possibilità frequentate qualche corso di ricarica, spesso organizzato in molte sezioni TSN oppure in Campi di Tiro privati. Non improvvisate mai per la vostra e altrui sicurezza. Se possibile inizialmente fatevi assistere da un amico di comprovata esperienza, non da uno che ha comprato un KIT per ricarica ed ha messo insieme forse le sue prime cinquanta cartucce da autodidatta, spacciandosi per esperto.
Non si deve mai dimenticare che la ricarica è un processo, intrinsecamente poco pericoloso ma lo può diventare se compiuto da soggetti non competenti. Ricordatevi di leggere il maggior numero di bibliografie possibili, e consultate sistematicamente gli aggiornamenti rilasciati dalle principali case produttrici di polvere da sparo o munizioni. Per minimizzare i rischi, inevitabilmente connessi a tale pratica, è necessario osservare scrupolosamente le regole comportamentali di base reperibili sempre in tutti i manuali o siti web dedicati all’argomento