Soft Point
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I proiettili Soft Point (a punta morbida) sono tra i più longevi in circolazione e rappresentano uno dei
primi design sviluppati per utilizzo venatorio. Rimane ancora oggi tra i più
versatili in commercio e si comporta ottimamente in fase di cessione
d'energia, garantendo buona penetrazione e garantisce sempre abbattimenti puliti. Vanno
rispettate solo delle semplici regole che vedremo in seguito, ci tengo a
precisare che sebbene possa sembrare una scelta alquanto generica, in realtà
per le tipologie di caccia che si praticano in Italia rimane una scelta più che
adeguata, non come qualche imbecille sostiene che la soft point non si deve più
usare, con le più insulse motivazioni partorite davanti a qualche bicchiere di
vino. Ognuno è libero di usare naturalmente il proiettile che crede, ma per
cortesia si eviti di pronunciare certe stupidaggini su questo tipo di palla. Danno
ancora più fastidio se dette da qualche "bottegaio" non voglio
definirlo armiere, o da qualche specialista della "domenica" che
continua a mettere in circolazione certe informazioni, solo perché deve vendere
o viene pagato da qualche produttore per esaltare solo le ultime novità del
mercato. La pubblicità è l'anima del commercio, è giusto presentare un nuovo
prodotto, promuoverlo e venderlo ma ciò non implica visto che parliamo di
proiettili, discriminare leggende sacre come le vecchie palle soft point
tradizionali.
Ci sono ancora cacciatori professionisti in giro per il
mondo che prediligono vecchie palle, come le Hornady SP con profilo Flat Base,
anche se pure loro si sono evolute nel tempo e oggi presentano ad esempio, una
struttura tipo Interlock. Oltre che una scanalature che le consente un efficace
crimpaggio, in aggiunta all'anello brevettato Interlock, assicura la
camiciatura al nucleo durante la fase di espansione del proiettile. La Hornady
ancora oggi ha in catalogo questa palla apprezzatissima dai cacciatori americani,
offerta con punte Spire Point (SP), Flat Nose (FP), Round Nose (RN), Spire Point
Recoil Proof ( SP-RP). Altre palle leggendarie tradizionali sono la RWS - TM
che a dispetto dell'estetica un po’ retrò, con base tipo flat, nemmeno boat
tail, sembra uscita dai cassetti del
nonno, in realtà ha una precisione incredibile.
Dopo questa lunga premessa ritorniamo ad analizzare i
proiettili tipo Soft Point dal punto di vista tecnico.
A prescindere dai nomi commerciali o dalle sigle più o meno
esilaranti, i proiettili soft point sono caratterizzati per avere solitamente
la parte apicale in piombo del proiettile scoperta, questa ha lunghezze
variabili in base al calibro e la tipologia di punta. La parte scoperta
permette la deformazione più o meno controllata del proiettile, in base alle
variabili costruttive che ogni azienda adotterà. Quelle tradizionali tendono a perdere
buona parte della massa all'impatto per l'incredibile espansione, come le RWS
TM, Norma SP, Lapua Soft Point, Nosler Soft Point Flat Base; altre possono
rallentare vistosamente l'apertura a fungo attraverso l'utilizzo di vari
brevetti, come la Speer Hot Core, Remington Core-Lokt Ultra Bonded e preservare una buona massa residua.
Espansione di una Remington Core-Lokt Ultra Bonded
Esistono
moltissime varianti sarebbe impossibile elencarle tutte, che permettono di "regolare"
l'espansione in modo più lento, accentuano la penetrazione oppure viceversa
possono accelerare l'espansione con conseguente riduzione della penetrazione,
fino a versioni con nomi pittoreschi per esaltare certe doti di espansione pressoché
immediata, caratteristica di certe palle destinate alla caccia dei nocivi o più
precisamente al Varmint.
Anche se nel nostro paese non sono di moda le armi a leva, è
bene ricordare agli appassionati, che in caso si ricarichino calibri tipo il
30-30 Winchester, 444 Marlin, 45- 70 , 450 Marlin, 357 Magnum, 44 Magnum e 45
Colt è opportuno utilizzare punte tipo Flat Nose(a punta piatta), e per nessuna
ragione utilizzare punte tipo Spitzer, Spire Point o simili, anche se oggi la tecnologia
ci viene in aiuto e si possono trovare punte morbide, destinate a questi
speciali caricamenti, denominati LEVERevolution.
I Proiettili soft point possiamo definirli universali, credo
che con questa conformazione abbiano ucciso qualsiasi animale, dalla piccola
volpe, all'alce o l'orso. Non è idoneo per affrontate in africa un Big FIVE, dove i vari produttori
commercializzano proiettili specifici, solitamente tra le varie sigle troveremo
riportato nella scatola la scritta "Dangerous Game" o simili. Il soft point è versatile e si comporta bene
dal tiro informale alla caccia. Molto dipenderà dall'arma utilizzata,
dall'abilità del tiratore o cacciatore e la scelta si spera, venga ponderata in
base al motivo per cui decido di usare questo tipo di proiettile, sicuramente
non vi deluderà indipendentemente dal marchio.
Molto diffuso anche per le armi corte con un mucchio di varianti, riporta sempre la scritta SP nella scatola, tra i proiettili più conosciuti citiamo sicuramente i RNSP, SJSP destinati principalmente per i calibri da revolver, come il 38 Special, 357 Magnum, 41 Magnum, 44 Special, 44 Magnum e 45 Colt.